Aumento tassi mutui
La Bce alza di nuovo i tassi, ora al massimo dal 2001
La Banca Centrale Europea ha annunciato l’ottavo rialzo consecutivo dei tassi d’interesse, che raggiungono così il livello massimo dal 2001 nel tentativo di arginare l’inflazione nelle 20 nazioni dell’eurozona.
Il Consiglio direttivo ha deciso di aumentare di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della Bce, così come avvenuto nella scorsa seduta in maggio, confermando le attese degli economisti. (Un punto base equivale a un centesimo di punto percentuale).
Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale e i tassi di interesse sulla linea di rifinanziamento marginale e sulla linea di deposito aumentano così rispettivamente al 4%, 4,25% e 3,50%.
L’inflazione è al 6,1% nell’eurozona, mentre in Italia il dato più recente dice che era al 7,6% a maggio, in calo rispetto all’8,2% del mese precedente.
La decisione della Bce è arrivata un giorno dopo quella della Federal Reserve negli Usa, che invece ha deciso di lasciare invariati i tassi, lanciando un segnale che il ciclo di rialzi da parte delle banche centrali del mondo industrializzato potrebbe essere vicino al termine.
In Europa, tuttavia, l’inflazione nei 20 paesi Euro è attualmente più del triplo del 2% che la Bce ha per obiettivo. Per questo motivo, quello di giovedì potrebbe non essere l’ultimo rialzo da parte della banca, che intende così frenare la crescita dei prezzi, pur con il rischio di rallentare la crescita economica. “L’inflazione è in calo ma si prevede che rimarrà troppo alta per troppo tempo”, ha affermato la Bce.
La Banca Centrale Europea ha annunciato l’ottavo rialzo consecutivo dei tassi d’interesse, che raggiungono così il livello massimo dal 2001 nel tentativo di arginare l’inflazione nelle 20 nazioni dell’eurozona.
Il Consiglio direttivo ha deciso di aumentare di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della Bce, così come avvenuto nella scorsa seduta in maggio, confermando le attese degli economisti. (Un punto base equivale a un centesimo di punto percentuale).
Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale e i tassi di interesse sulla linea di rifinanziamento marginale e sulla linea di deposito aumentano così rispettivamente al 4%, 4,25% e 3,50%.
L’inflazione è al 6,1% nell’eurozona, mentre in Italia il dato più recente dice che era al 7,6% a maggio, in calo rispetto all’8,2% del mese precedente.
La decisione della Bce è arrivata un giorno dopo quella della Federal Reserve negli Usa, che invece ha deciso di lasciare invariati i tassi, lanciando un segnale che il ciclo di rialzi da parte delle banche centrali del mondo industrializzato potrebbe essere vicino al termine.
In Europa, tuttavia, l’inflazione nei 20 paesi Euro è attualmente più del triplo del 2% che la Bce ha per obiettivo. Per questo motivo, quello di giovedì potrebbe non essere l’ultimo rialzo da parte della banca, che intende così frenare la crescita dei prezzi, pur con il rischio di rallentare la crescita economica. “L’inflazione è in calo ma si prevede che rimarrà troppo alta per troppo tempo”, ha affermato la Bce.
City Immobiliare | 15/6/2023